LO SPORT E IL POTENZIAMENTO DELLA MEMORIA
Una skill fondamentale in ambito scolastico e lavorativo, ma anche nel quotidiano, è la capacità mnestica, convenzionalmente intesa come un magazzino di ricordi. La memoria viene definita come “… la capacità di ritenere traccia di informazioni relative a eventi, immagini, sensazioni, idee, ecc. di cui si sia avuto esperienza e di rievocarle quando lo stimolo originario sia cessato…” (Treccani).
Durante il percorso di crescita del bambino, assume maggior rilievo a partire dall’età scolare con il primo approccio al mondo delle lettere, dei numeri, etc. … fino a diventare una skill necessaria per un corretto metodo di studio.
Oltre all’ambito scolastico, la memoria può essere definita come una vera e propria life skill, in quanto consente all’individuo di utilizzare le informazioni immagazzinate per affrontare le situazioni quotidiane: ricordarsi la lista della spesa, numeri telefonici, nomi, etc. …
Diversi studi hanno validato l’associazione tra la pratica sportiva e la capacità di memoria: quest’ultima, infatti è molto importante per l’acquisizione e l’assimilazione dello schema mentale del gesto atletico, fase necessaria per la futura corretta esecuzione. Negli anni è stata attribuita sempre più importanza all’allenamento mentale, al pari di quello fisico: ripetendo nella mente il gesto atletico, l’atleta lo fissa in memoria e, associandolo a un corretto allenamento fisico, migliora la propria prestazione.
Così, attraverso la danza sportiva, i bambini e i ragazzi, allenano la propria capacità mnestica: assimilare lunghe sequenze di movimenti, i principi base della tecnica, associare l’azione del corpo a un conteggio sulla musica e reagire prontamente ai cambiamenti delle proprie routine.
Matilde Poluzzi
atleta agonista di danza sportiva, laureata in Scienze e tecniche psicologiche