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IO, VOI… NOI: LO SPORT E LO SVILUPPO DELLE ABILITA’ INTERPERSONALI

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“Il talento fa vincere le partite, ma l’intelligenza e il lavoro di squadra fanno vincere i campionati” - Michael Jordan.

Nei loro lavori di amplificazione sulla Self Determination Theory, gli studiosi Deci e Ryan (1985) hanno proposto tre bisogni fondamentali di base che motivano i comportamenti degli individui. I tre bisogni, universali e innati, sono quelli di AUTONOMIA, COMPETENZA e RELAZIONE.

Pesce e Marchetti (2015) hanno voluto approfondire la relazione tra le life skills e i tre bisogni fondamentali sopra citati, evidenziando come le abilità intrapersonali si sviluppino in rapporto ai bisogni di autonomia e competenza, mentre le abilità interpersonali in rapporto al bisogno di relazione.

In merito alle abilità interpersonali, uno studio condotto su un gruppo di atlete adolescenti, ha evidenziato come queste siano prioritarie, sottolineando in particolare le abilità sociali, il rispetto e la comunicazione.

Praticando attività sportiva, i giovani possono imparare molto dall’ambiente circostante, in primis lo sviluppo di una relazione sana e produttiva con il proprio coach e soprattutto con i propri coetanei. Negli sport di squadra (intendendo chiaramente come squadra anche una coppia) si impara ad indagare il “diverso da me” e, cosa più importante, ad accettarlo. Passo dopo passo, allenamento dopo allenamento, si arriva al progresso e al successo, lavorando costantemente insieme, fianco a fianco.

Ecco allora che, attraverso lo sport, il bambino / adolescente riuscirà a soddisfare il bisogno di relazione, fondamentale in ogni tappa dello sviluppo. Saper comunicare efficacemente, ascoltare, sviluppare un buon livello di empatia sono tutte abilità sociali necessarie per il miglioramento e il successo della squadra. Sono inoltre abilità che possiamo definire life skills, in quanto saranno utili in numerosi altri contesti, primo fra tutti la scuola (ad esempio per una buona riuscita di un lavoro di gruppo) e, in futuro, in ambito lavorativo (la capacità di lavorare in gruppo è un’abilità spesso richiesta e valutata positivamente).

È bene quindi sottolineare come, in un contesto attuale in continuo mutamento, l’ambiente sportivo possa aiutare i ragazzi nello sviluppare una mentalità aperta all’incontro con l’Altro e al desiderio di instaurare delle relazioni sincere, basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco.

Matilde Poluzzi
atleta agonista di danza sportiva, laureata in Scienze e tecniche psicologiche

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